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SEO in YouTube: le tecniche e i 7 strumenti indispensabili

Come aumentare il traffico organico grazie alla SEO in YouTube? Leggi la nostra guida! Ti riveliamo le tecniche e 7 strumenti irrinunciabili!
SEO in YouTube: le tecniche e i 7 strumenti indispensabili

📌 Tabella dei Contenuti

SEO in YouTube: utilizzare i video nella tua strategia di marketing, che tu sia un libero professionista, un’azienda medio piccola o un’impresa grande e molto strutturata, è forse il pilastro su cui costruire le fondamenta della tua comunicazione online.

È un vero e proprio trend in fortissima ascesa, già da qualche anno ad essere sinceri. Ma non smette di crescere, motivo per il quale implementare l’utilizzo del formato video, oggi più che mai, è un dovere se vuoi evitare di perdere terreno rispetto ai tuoi concorrenti. Ma anche e soprattutto per vendere di più!

Qual è il canale più adatto allo scopo se non YouTube?

Oggi YouTube è il secondo “sito web” più visitato al mondo: un gigante e un vero e proprio “motore di ricerca”. È di proprietà di Google che, per inciso, detiene il primato di motore di ricerca più utilizzato in assoluto. E YouTube è il secondo motore di ricerca più usato al mondo, tanto per capirci. Ecco perché anche YouTube, alla stregua di Google, richiede che i contenuti che pubblichi siano ottimizzati attraverso quella che si definisce SEO per YouTube.

Esistono delle differenze tra YouTube SEO e Google SEO? Lo abbiamo chiesto ad un grande esperto e ci abbiamo realizzato un video. Te lo condivido qui di seguito! ⬇️⬇️⬇️

Ottimizzare i video lato SEO su Youtube ha un duplice vantaggio: 

  • Permette di scalare le posizioni nei risultati di ricerca di YouTube stesso
  • Aumenta le possibilità di apparire nei risultati di ricerca di Google

Riuscire in questo, capisci bene, significa portare tonnellate di traffico organico ai tuoi canali e aumentare di molto la percezione del tuo brand personale o aziendale. 

Se hai cliccato su questa guida alla SEO di YouTube per approfondire e capire tutto quello che serve sapere su come posizionare i tuoi video, continua pure a leggere.

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SEO in YouTube: cos’è e le tecniche base

Se il tuo obiettivo è crescere su YouTube, probabilmente ti sarai imbattuto anche nella nostra guida che parla ampiamente del tema. Lì ti abbiamo svelato esattamente quello che abbiamo utilizzato per far crescere il nostro canale. Ti abbiamo condiviso svariate tecniche, da quelle più scontate a quelle meno note, per creare un canale di successo e posizionare i tuoi video in cima ai risultati di ricerca di YouTube.

E abbiamo fatto altrettanto anche sul canale di AutomatiKing in un video specifico che puoi guardare qui di seguito. ⬇️⬇️⬇️

Come avrai già letto o ascoltato, ci sono tecniche SEO (e non solo) che possiamo subito mettere in pratica per dare un forte segnale a YouTube circa l’argomento trattato in ciascun nostro video specifico.

Tecniche che si possono rapidamente riassumere con:

  • Individuare nuove parole chiave in target
  • Inserire la keyword principale nel titolo
  • Inserire la keyword principale più le correlate nella descrizione
  • Rinominare il file video utilizzando la keyword esatta
  • Rinominare la miniatura del video utilizzando la stessa keyword
  • Pronunciare più volte la keyword durante il video, soprattutto nei primi 30 secondi
  • Inserire tag direttamente collegati alla keyword
  • Inserire degli hashtag all’interno delle descrizione

Questi sono fattori che YouTube reputa importanti ma non davvero fondamentali ai fini del posizionamento SEO

È noto come YouTube determini il “valore” di un video in base al modo in cui le persone interagiscono con esso. Motivo per cui, insieme a quelli appena elencati ne possiamo citare altri, anch’essi rilevanti ma non vitali, se pensiamo a come ragiona il suo algoritmo. E sono quelli relativi all’engagement, ovvero:

  • Numero di visualizzazioni,
  • Like e Dislike
  • Commenti
  • Condivisioni
  • Numero di iscritti al canale

Questo riepilogo era doveroso e meritava di essere fatto e per entrare più nel dettaglio ti invito ancora a leggere il nostro articolo. Ma la realtà è che c’è molto, molto altro da prendere in considerazione. Continua a leggere e scopri cosa.

I principali fattori di posizionamento su YouTube

Total Watch Time

È il fattore principale, il più importante.
Se pensi a YouTube come ad una azienda il cui scopo è produrre utili, capisci bene che il suo scopo finale è intrattenere gli utenti in piattaforma il più a lungo possibile in modo da mostrar loro più pubblicità. Perché è esattamente così che YouTube monetizza. Per far questo “si serve di noi” e dei nostri video. Più saremo in grado di tenere incollati gli utenti ai nostri video, più YouTube ci premierà. 

Audience Retention

Altro fattore importantissimo, che indica la percentuale di video visualizzata da ciascun utente (quindi la media tra tutti gli utenti). Questo parametro sta ad indicare il grado d’interesse verso un determinato video.

Session Time

Il session time corrisponde al tempo che ciascun utente trascorre su YouTube successivamente ad aver visualizzato un nostro video. A YouTube non importa che l’utente spenda necessariamente tempo sul tuo canale: se il tuo video spinge gli utenti ad ulteriori approfondimenti, YouTube lo premierà (anche qui vale il principio visto per il “Watch Time”).

CTR o Click Through Rate

È la frequenza con cui gli spettatori hanno guardato un tuo video dopo averlo visto nei risultati di ricerca. Più volte le persone cliccheranno sul tuo video dopo aver visto un’impressione, più possibilità avrai di accumulare minuti di visualizzazione e alimentare la metrica del Watch Time.

Channel Autority

YouTube sembra essere una piattaforma piuttosto democratica, nel senso che non ritiene estremamente fondamentale il numero di iscritti ad un canale per regalare visibilità organica ai suoi video. Tuttavia, in certi termini, YouTube distingue un canale autorevole da un canale che non lo è, tenendo conto di fattori come:

  • Data di creazione (età del canale)
  • Costanza nelle pubblicazioni
  • Numero di ricerche di brand (in quanti digitano direttamente nella barra di ricerca il nome del canale)

Come già detto, abbiamo trattato a fondo questi temi in un altro articolo.
In questa guida pratica su come fare SEO su YouTube ci concentreremo su come fare una Keywords Research fatta bene. Continua a leggere se non vedi l’ora di iniziare a sporcarti le mani!

Come fare una Keyword Research SEO per YouTube

Proprio come avviene per la SEO di Google, anche l’ottimizzazione dei video inizia con una ricerca approfondita delle parole chiave.

In questo passaggio, è fondamentale trovare le parole chiave più pertinenti con la tua nicchia di mercato e le parole chiave che gli utenti utilizzano per la ricerca di un prodotto o di un servizio equiparabile al tuo.

Vedremo anche gli strumenti più utili al nostro scopo, ma prima lascia che ti dica qualcosa che sembra scontato e invece non lo è. 

Il tool più importante in assoluto per la ricerca delle parole chiave è, indovina un po’, il cervello.
Sì perché, come ci tiene a precisare Giorgio Taverniti di CONNECT.GT (grandissimo esperto SEO), i tool sono strumenti che servono ad estrapolare dati. Il vero passo successivo all’ottenimento dei dati è l’interpretazione corretta degli stessi.

Non per niente, già da un po’ di tempo, Google e YouTube hanno messo l’accento sull’importanza di quello che si definisce “intento di ricerca”, ovvero il motivo per cui un utente effettua una determinata ricerca sul web. 
Tu, dal tuo canto, devi trasformarti in una sorta di psicologo, allenare il cervello ad entrare nella mente degli utenti per cercare di dar loro la giusta risposta alle intenzioni di ricerca, piuttosto che alla ricerca stessa.  

Ne abbiamo parlato proprio con Giorgio nel video in cui ti raccontiamo la checklist per essere primi su Google. Lo trovi di seguito. ⬇️⬇️⬇️

7 Strumenti per fare SEO in YouTube

Passiamo agli strumenti, eccoti qui una lista di ben 7 tools per fare SEO su YouTube.

  • Google Keyword Planner: Uno degli strumenti più affidabili per questa attività perché fornisce tonnellate di variazioni di parole chiave insieme ai tassi di competitività in base ai termini di ricerca principali che inserisci. La versione gratuita ti offre una stima dei dati non precisissima ma comunque potente. Per avere a disposizione dati più completi, devi aver speso almeno 1 € in pubblicità su Google ADS. Beh, direi che è un affarone, no?
  • Suggerimenti di YouTube: scrivendo parte della keyword relativa al tuo business direttamente nella barra di ricerca, YouTube ti suggerirà quelle che sono le ricerche più frequenti, auto completando la query per quella tipologia di ricerca. Come puoi facilmente intendere è gratis.
  • Google Trends: è un ottimo strumento per analizzare le tendenze nelle ricerche e confrontare le parole chiave in base alla loro popolarità. È utilissimo a darti un’idea di cosa sta succedendo nel tuo settore merceologico di riferimento in questo momento. Lo strumento di ricerca ti mostra come cambia nel tempo il numero mensile di ricerche e stima la popolarità della parola chiave in una determinata area geografica. Google Trends è anche molto utile quando hai trovato un elenco di parole chiave e vuoi confrontarle l’una con l’altra in termini di popolarità. Anche questo favoloso strumento è gratuito.
  • Answer The Public: Prevede una versione base gratuita e una PRO a pagamento. Basta fornire l’argomento e il tool stesso ti genererà tutte le esplorazioni della keyword (che il tool si va a pescare direttamente da Google), espandendola per i diversi intenti di ricerca dell’utente.
  • YouTube Analytics: strumento integrato con ogni canale YouTube, ti permette di conoscere esattamente cosa digitano gli utenti per cercarti e per quali parole chiave il tuo video è posizionato. Ti offre grandi spunti per ottimizzare i video già presenti o per creare nuovi contenuti.
  • VidIQ: è una estensione freemium, per browser e YouTube, molto utilizzata da brand e creatori di contenuti video. Aiuta a capire le ragioni per cui i video dei tuoi concorrenti hanno successo, ad individuare fattori che rendono i video virali, ad analizzare il tasso di engagement. Ti fornisce i volumi di ricerca delle keyword su YouTube, quali sono i tag più usati e ti aiuta nella costruzione del giusto titolo e della giusta descrizione.
  • TubeBuddy: decisamente il nostro preferito! Anche questo tool è una estensione per browser che offre un set di strumenti per gestire e far crescere il tuo canale YouTube attraverso la SEO ma non solo. Una volta installato TubeBuddy ti basta andare su YouTube e troverai disponibili tutte le funzionalità direttamente all’interno della piattaforma. Nella versione gratuita trovi già l’essenziale per lavorare bene di SEO, ma nelle versioni a pagamento, per pochissimi euro, trovi moltissime altre funzioni che potrai utilizzare in modo semplice e veloce. Sul nostro canale YouTube abbiamo un video tutorial, girato in compagnia di Paolo Grisendi, dove andiamo ad approfondire tantissimo questo strumento immancabile per chi vuole fare SEO su YouTube e portare il proprio canale al successo. Te lo lascio di seguito. ⬇️⬇️⬇️

Conclusioni

Fare SEO su YouTube, da un punto di vista puramente tecnico, è relativamente facile.

Ottimizza i titoli, le descrizioni, ed i tag. Aggiungi schede a video correlati, schermate finali o link di descrizione e sei a posto. Il tutto partendo sempre con un’appropriata ricerca di parole chiave. 

L’ottenimento del risultato naturalmente è strettamente correlato alla nicchia di mercato del tuo canale, alla quantità e soprattutto la qualità dei tuoi video, alla frequenza di caricamento e come i tuoi video fanno breccia nel cuore del pubblico e della tua community. 

La parte più difficile della SEO per i video è coinvolgere il tuo pubblico.

Pensa che esistono YouTuber con milioni di iscritti che non si sono mai preoccupati di applicare tecniche di ottimizzazione SEO ai loro video. Sono diventati virali facendosi conoscere ad un pubblico vastissimo per il semplice fatto di saper intrattenere, coinvolgere e appassionare le persone.

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