Come parlare in pubblico e superare la paura di emozionarsi troppo

Se le situazioni di esposizione in pubblico ti creano ansia e paura, è perché le vivi come un esame. Ma in realtà le persone che ti ascoltano non sono degli esperti di Public Speaking ma…

Emozioni e Public Speaking: un binomio assolutamente da considerare.

Partiamo da un presupposto importante: emozionarsi è naturale, è segno del fatto che siamo vivi!
Piuttosto la sfida è quella di non farci sopraffare mai dalle nostre emozioni.

La premessa fondamentale di cui dobbiamo diventare consapevoli è che noi NON siamo le nostre emozioni. Le nostre emozioni sono qualcosa di passeggero che possiamo gestire.

Focalizziamoci ora sulla paura di parlare in pubblico.
Dimmi: questa paura è oggettivamente reale oppure è un’interpretazione della tua mente? Sei in reale pericolo?

Parlare in pubblico: smettila di raccontarti bugie

Quasi sempre, lo ammetterai, non è così; è semplicemente la tua mente che, per proteggerti, tende a ingigantire le circostanze.
In effetti, non è un caso che la mente si chiami mente, perché… mente! Sì, ci dice un sacco di bugie. 

Ti porta a credere, ad esempio, a bugie come queste: 

Ho fallito una volta su un palco e pertanto parlare in pubblico o in video non fa per me.

Prima togli dal tuo vocabolario la parola “fallimento”, prima ti aprirai alla vita e a nuove possibilità.
Sii grato a te stesso per averci innanzitutto provato (non è da tutti, molti nemmeno si mettono in gioco per la paura), perdonati se ti sei giudicato e chiediti: “Cosa posso imparare da quello che è accaduto?

Sono i pensieri che influenzano le tue scelte.

Pensaci… la prossima volta devi forse prepararti di più e con un metodo?
Abbi un atteggiamento amorevole e costruttivo verso di te e verso la vita e vedrai che pian piano sarai sempre più bravo/a a parlare in pubblico. Alla faccia di quello che la tua mente ti voleva far credere!

Che ansia, quello che devo fare è più grande di me.

Aspetta, fermati un attimo.
Vuoi dirmi che tu, proprio TU, colui che per arrivare a fare quello che fai ha investito energie e denaro, magari anche lottato per ottenere risultati, ora vede come più grande di sé il fatto di dover mettere la faccia per raccontare il proprio prodotto o servizio?
Dai, è assurdo! E sono certa che ci arrivi anche tu.
Sì, anche tu che in questo momento preferiresti scalare l’Everest anziché parlare solo per una manciata di minuti, ce la puoi fare!
Come? Con metodo, allenamento e feedback costruttivi.

Se parlo di me sono autoreferenziale, sembra che me la tiri.

Ma scusa, se condividi la tua storia, intrisa di vulnerabilità, fatiche, insuccessi e successi, cosa c’è di male?
Le storie sono da sempre un ottimo strumento per ispirare le persone e guidarle nel loro cambiamento.
Idem se spieghi qual è il tuo fattore differenziante: in che modo questo dovrebbe risultare autoreferenziale, se spiegato in modo chiaro e senza screditare la concorrenza?
Tu stesso, quando vuoi comprare qualcosa, cerchi le differenze tra le varie soluzioni possibili, giusto? E se non le trovi cosa fai?

La paura di parlare in pubblico si chiama glossofobia e, in realtà, superarla è più semplice di quanto si possa pensare.
Una volta presa consapevolezza del fatto che si tratta di una paura non realmente fondata, devi allenarti a cambiare il tuo mindset.

Devi iniziare a prendere coscienza anche del fatto che non sei un impostore. E questo video ti aiuterà!

Paura di parlare in pubblico: combattila col metodo “vedo-sento-provo”

Se adesso le situazioni di esposizione in pubblico ti creano ansia e paura, è perché le vivi come un esame, come una vera e propria performance.
In realtà le persone che ti stanno ad ascoltare non sono quasi mai degli esperti di Public Speaking, bensì sono individui curiosi di capire in che modo tu potresti contribuire a migliorare le loro vite.

Per posizionarti ed essere riconosciuto come credibile, autentico e rilevante dal tuo pubblico, devi lasciare a casa le tue paure, il focus su di te e sul desiderio di essere perfetto e allenare una profonda empatia verso te stesso e verso il tuo pubblico.

Sei empatico verso te stesso quando comprendi le tue paure, non ti giudichi e ti dai feedback costruttivi, volti a farti migliorare e non a demolire la tua autostima. A tal proposito, ti consiglio di allenarti e di darti feedback seguendo il metodo “vedo-sento-provo”.

Chiediti: 

Cosa vedo riguardandomi?
Cosa esprime il tuo linguaggio del corpo? E il tuo sguardo? Prova a disattivare l’audio, per concentrarti al massimo su ciò che vedi.

Cosa sento riguardandomi?
Cosa trasmette la tua voce? Usi le pause? Vari il tono, la velocità e il ritmo? Prova a chiudere gli occhi, così da concentrarti ancora meglio su ciò che senti e provi.

Cosa provo riguardandomi?
Quali emozioni provi ascoltandoti e guardandoti? 

Ecco, il vero Public Speaking, quello che ti porta a posizionarti come punto di riferimento credibile, autentico ed autorevole per il tuo pubblico, parte da un atteggiamento empatico e costruttivo verso te stesso e dall’autentico desiderio di trasmettere valore al tuo pubblico.

Conclusioni

Per far sì che la gioia e l’entusiasmo di condividere del valore col tuo pubblico superi di gran lunga le tue paure e l’ansia da prestazione, tieni sempre bene in considerazione questi tre aspetti fondamentali:

✅ Ciò che ti deve portare sul palco (reale o digitale) deve sempre essere il desiderio di arricchire il punto di vista di chi ci ascolta e non quello di fare bella figura;

✅ Ricordati di salire sul palco con l’umiltà di una persona che spoglia la sua comunicazione di ogni parolone complesso e astratto e si mette nei panni del pubblico per farsi capire con parole semplici e metafore;

✅ Sali sul palco solo dopo aver speso tutto il tempo necessario per analizzare bene il tuo pubblico ed essere certo al mille per mille di aver creato uno speech che aggancia il pubblico dal primo all’ultimo secondo. 

In altre parole, allenati a mettere meno ego possibile e tanta più empatia possibile nel tuo Public Speaking. Vedrai che, pian piano, le emozioni di bassa vibrazione (paura, ansia) lasceranno spazio alle emozioni di alta vibrazione (gioia, entusiasmo, gratitudine).

La conseguenza di questo tuo cambio di mindset?
Il pubblico percepirà il tuo autentico desiderio di connessione, la tua empatia e il tuo entusiasmo e ti restituirà energia positiva, coinvolgimento, attenzione e partecipazione. 

Ah, oltre ad applicare con costanza i consigli che ti ho dato in questo articolo, ti consiglio di dedicare del tempo, costantemente, a discipline come la meditazione e lo yoga, che rappresentano un vero e proprio acceleratore di crescita personale e di gestione delle emozioni!

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