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A/B Test: come farlo e perché è essenziale per aumentare le tue vendite

A/B Test

📌 Tabella dei Contenuti

Quante volte ti è capitato di lanciare una nuova landing page, una campagna email o un’offerta promozionale, e… silenzio assoluto? Zero conversioni, zero click… insomma, tanto sbattimento per nulla.

Il punto è che spesso, la differenza tra una pagina che converte e una che non lo fa non è il prodotto o il prezzo, ma una parola nel titolo, un pulsante di un colore sbagliato o una call to action troppo timida.

Ecco perché oggi voglio parlarti di uno strumento imprescindibile per capire, numeri alla mano, cosa funziona davvero per il tuo pubblico: l’A/B test

Che cos’è un A/B test e quali sono i suoi vantaggi

L’A/B test – conosciuto anche come split test – è un metodo che ti consente di confrontare due versioni di uno stesso elemento (una pagina web, un’email, un modulo o qualsiasi altro cosa) per scoprire quale delle due porta ai risultati migliori.

Insomma, è un metodo per scoprire cosa funziona prima di investirci risorse

Il vero valore dell’A/B testing, infatti, sta nel suo approccio basato sui dati, non sulle tue “sensazioni”. Invece di affidarti a ipotesi e gusti personali, ti basi su quello che i tuoi utenti vogliono davvero

E sai qual è la parte migliore? Puoi fare A/B test su qualsiasi elemento del tuo marketing: titoli, immagini, email, CTA, layout. Non servono mega budget, non servono team tech. Solo un po’ di metodo, e il tool giusto.

Come funziona un A/B test 

L’A/B testing è un esperimento, ma un esperimento controllato. Il tuo pubblico non sa che esiste, ma tu sì. Il tool infatti suddivide gli utenti in due gruppi casuali e mostra due varianti della stessa campagna a ognuno di essi. Insomma, chi vede la variante A, non saprà mai dell’esistenza della variante B, e viceversa.

Ti faccio un esempio: immagina di avere due versioni della tua landing page con due CTA differenti. Il traffico viene diviso in modo casuale: metà degli utenti vede la versione A e l’altra metà vede la B. Dopo qualche giorno, guardi i dati e scopri quale ha generato più iscrizioni, più click o più vendite. Figo no?

Ma attenzione: NON serve fare A/B test senza uno scopo preciso. Serve infatti a capire quale piccola modifica ha un grande impatto.

Ecco alcuni scenari reali dove può fare la differenza:

  • Nella tua newsletter, testi due soggetti diversi: uno diretto e uno più creativo. Scopri che quello diretto aumenta del 23% l’open rate. Boom!
  • Su una pagina di vendita, provi due form: uno lungo e uno breve. Quello breve converte meglio? Ottimo, hai appena ridotto l’attrito!
  • In un banner pubblicitario, cambi l’immagine principale. Una ottiene molti più click dell’altra. Indovina quale userai d’ora in poi? Ecco.

Questi sono esempi semplici, ma il principio vale anche per strategie più complesse. In fondo, ogni test ti regala informazioni preziose sul tuo pubblico, e più lo conosci, più vendi.

Come eseguire un A/B Test passo dopo passo

Senza perderci in ulteriori chiacchiere, entriamo nel vivo dell’A/B test e vediamo come realizzarlo come si deve, senza lasciare nulla al caso.

1. Comprendi la tua audience

Non partire da quello che vuoi testare, ma da chi lo vedrà. Devi entrare nella testa del tuo cliente tipo: cosa cerca? Cosa lo blocca? Quali sono le sue frustrazioni?

Spesso, prima ancora del test, può essere utile un buon sondaggio per la ricerca di mercato e un’analisi del customer journey. In questo modo potrai individuare le abitudini del tuo pubblico, i colli di bottiglia del tuo funnel e decidere dove ha senso intervenire.

2. Decidi la variabile da modificare 

Il mio consiglio è quello di isolare una sola variabile, in questo modo potrai sapere con certezza cosa ha influenzato il risultato. Vuoi testare la headline? Bene, NON toccare il layout. Vuoi cambiare la CTA? Lascia intatto il resto.

Più il tuo test è pulito, più sarà affidabile.

3. Definisci i KPI 

Tanti fanno l’errore di lanciare il test e poi… guardare “chi ha più click”. No. Prima ancora di partire, devi definire quali sono i tuoi KPI di riferimento.

Cosa vuoi ottenere con questo test?

Aumentare il tempo di permanenza sul sito? Incrementare il valore medio del carrello? Ottenere più lead? 

Fissare i KPI ti aiuta a non farti ingannare dai numeri e a restare concentrato sul risultato che conta.

4. Fissa il risultato da raggiungere

Gli obiettivi non possono essere raggiunti se non vengono fissati

Devi stabilire con chiarezza quali risultati vuoi ottenere e per farlo dovrai partire dalla tua situazione iniziale

Esempio: hai un tasso di apertura delle email del 30% e vorresti portarlo al 40%? Allora il tuo obiettivo sarà un incremento del +33% o di 10 punti percentuali. 

5. Stabilisci campione e durata dell’A/B test 

Quante persone devono vedere la variante A e quante la B? E per quanto tempo?

Se il tuo sito ha tanto traffico, puoi testare anche solo su una parte del pubblico. Se invece il traffico è basso, ti conviene coinvolgere tutti. L’importante è lasciare il test attivo abbastanza a lungo, altrimenti i dati non saranno affidabili.

6. Analizza i risultati 

Finalmente, dopo giorni di attesa, i risultati sono pronti.

Si, ma come analizzarli? 

Ebbene, qui entra in gioco il tuo nuovo alleato: A/B Test Significance Calculator Pro, il tool che ti toglie ogni dubbio. Non è un semplice calcolatore: è una vera e propria guida strategica per trasformare i tuoi test in decisioni concrete.

Con questo strumento potrai:

  • Visualizzare in modo intuitivo quale variante ha davvero funzionato
  • Stimare il ROI potenziale della nuova versione
  • Evitare errori di interpretazione che ti farebbero buttare tempo (e soldi!)

Ricorda che l’A/B testing non è solo una tecnica. È la decisione consapevole di non lasciare le vendite al caso. È il passaggio da “vediamo se funziona” a “so che funziona, perché l’ho testato”.

E da oggi, hai anche lo strumento perfetto per farlo. 

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