L’arte della pazienza: il libro che ti insegna l’importanza di attendere nel business

La pazienza, questa sconosciuta o forse meglio dire, questa dimenticata. Eh si perché il mondo moderno ci sta disabituando a essere pazienti. I nostri nonni erano capaci di aspettare e la loro qualità della vita, e soprattutto il rapporto con loro stessi, era molto migliore rispetto al nostro.

Ti sei mai reso conto di quanto vada veloce il mondo in cui viviamo? Ti capita mai di sentirti confuso, con l’acqua alla gola per le cose da fare, frustrato perché il tempo sembra non bastare mai? E magari, in tutta questa fretta, ti rendi anche conto che fai fai fai, ma non sai bene dove stai andando?  Forse devi imparare la nobile arte della pazienza.

Viviamo nel mondo dei web e dei social media, nel mondo del tutto e subito, nel mondo in cui ogni cosa è a distanza di click.

Che sia cibo, vestiti o la nostra anima gemella, possiamo ottenere tutto ciò che vogliamo grazie al nostro smartphone, nel giro di pochissimo tempo.

E allora ti faccio una domanda: “Tu sei ancora in grado di aspettare?

Riesci ad avere pazienza in un mondo come questo?

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Il mio libro: l’arte della pazienza

Ciao! Sono Raffaele Gaito e ho deciso di scrivere un libro proprio su questo argomento, la pazienza. E pensa un po’: l’ho intitolato l’Arte della Pazienza

La pazienza, questa sconosciuta o forse meglio dire, questa dimenticata. Eh si perché il mondo moderno ci sta disabituando a essere pazienti. I nostri nonni erano capaci di aspettare e la loro qualità della vita, e soprattutto il rapporto con loro stessi, era molto migliore rispetto al nostro.

Come mai ti chiederai? Perché la pazienza è una virtù indispensabile per vivere la vita in modo più sereno, e per raggiungere i tuoi obiettivi SENZA farti scoraggiare al primo fallimento.

Ti sei accorto che oggi abbiamo tutti fretta? 

Corriamo sempre per raggiungere i nostri desideri e i nostri obiettivi. In più, i social ci illudano che sia possibile raggiungere quello che vogliamo velocemente, come se il successo fosse qualcosa d’immediato, che non richieda un percorso. 

Le enormi aspettative trasformano in frustrazione, rabbia e tristezza.

Questo è particolarmente vero nelle nuove generazioni che sono sempre più convinte che raggiungere il successo sia come ordinare una pizza su UberEats. 

Ma la vita non funziona cosi. Prima lo capiamo meglio è.

Se preferisci il formato video, puoi dare un’occhiata a questo video fatto insieme a Stefano di AutomatiKing, quando sono stato ospite sul suo canale YouTube per raccontare il libro. ⬇️⬇️⬇️

E SE NON HO PAZIENZA?

La prima cosa che ho fatto quando ho deciso di parlare della pazienza è stata andare a cercare delle storie a riguardo. Infatti nel libro troverai una serie di esempi concreti molto interessanti quanto a tratti preoccupanti: sempre più persone presentano un’irrefrenabile voglia di raggiungere i loro obiettivi nel minor tempo possibile. 

Dagli studi condotti emerge in modo evidente quanto questo atteggiamento sia frustrante e limitante e quanta ansia generi nelle persone. NON c’è alcuna attenzione al processo, alla crescita, al percorso, alla possibilità di rafforzare il proprio carattere grazie al superamento degli ostacoli. 

Le persone vogliono solo ottenere quello che desiderano nel minor tempo possibile, creandosi spesso delle aspettative del tutto irrealistiche.

E tutto questo ci porta in realtà a mollare prima di ottenere quello che vogliamo.

Come dici? Ti riconosci in quello che ho appena descritto? Oppure ti viene proprio in mente qualcuno che vive cosi, di fretta e che vuole tutto subito?

Ecco, allora in una vita così frenetica, in un mondo in cui siamo bombardati da imput, storditi da una quantità d’informazioni infinita e dove sembra di non arrivare mai, non possiamo fare a meno di una cosa: la pazienza.

La pazienza è un elemento che, con il passare del tempo, stiamo perdendo proprio a causa della velocità con cui sta crescendo il mondo in cui siamo. Eppure la pazienza è fondamentale per affrontare le situazioni e le sfide che la vita ci mette davanti.

Dobbiamo tornare ad avere chiara l’idea che è necessario fare un passo indietro e imparare ad attendere. Perché la vita ci metterà alla prova, e alcune sfide possono essere superate solo fine dando tempo al tempo. Solo così il successo arriverà.

Quante storie sentiamo di ragazzi che hanno iniziato un’attività, specialmente legata al web, e che hanno raggiunto cifre da capogiro in pochissimo tempo? 

Ed è bellissimo e sicuramente questi ragazzi sono una fonte d’ispirazione per tutti, ma dobbiamo ricordarci due cose: 

  • sono un’eccezione; 
  • il successo è la punta di un icerberg fatto di sacrifici, inciampi, cadute, cambi di programma, imprevisti ecc. di cui nella maggior parte dei casi nessuno parla.

Si deve osservare l’intero percorso che queste persone hanno fatto, non solo la fine: è bene porre attenzione a tutto il processo. 

E molti percorsi sono caratterizzati da un elemento in comune: il fallimento.

Pensaci un attimo: anche il più famoso guru del web NON è stato semplicemente fortunato! Ha fatto il suo percorso e affrontato le sue prove e le sue sfide. E se oggi si trova dove si trova, è proprio perché ha avuto la forza di aspettare, ha avuto la forza di alzarsi a ogni caduta e ha saputo affrontare con pazienza e perseveranza tutte le sfide che la vita gli poneva davanti nella sua scalata verso la vetta.

La pazienza è quel mix di perseveranza e capacità di attendere che da sempre ha contraddistinto le grandi donne e i grandi uomini“.

Perseveranza e attesa ecco il mix che compone la pazienza.

Ma, Raffaele, io non sono paziente!
Sono fatto cosí!

E no, non mi freghi. C’è un’altra cosa che ti voglio spoilerare del mio libro: molti credono che la pazienza sia qualcosa d’innato. E invece no! 

La pazienza è una qualità che può essere allenata e coltivata, è come una piantina che ha bisogno di cure costanti per arrivare a dare i propri frutti.

Questa può essere una bella o una brutta notizia per te: è brutta perché NON hai più scuse e NON puoi più nasconderti dietro a un dito, ed è bella perché, se sai come fare, potrai coltivare la tua pazienza.

Vai avanti a leggere e scoprirai come fare.

Oppure dai anche uno sguardo a questa bella chiacchierata con Gabriele Cirilli dove si è parlato di Successo nel mondo del lavoro. ⬇️⬇️⬇️

Le abitudini per coltivare la pazienza

Quindi, come si fa a coltivare questa benedetta pazienza? Per coltivare la pazienza è necessario avere delle buone abitudini. Stai tranquillo, nel libro troverai delle vere e proprie tattiche per imparare a ritrovare questa qualità apparentemente perduta e per potenziarla.

Potrei dirti di andare a leggere il libro, ma siccome sei un Automatiker voglio già darti un po’ di trucchetti in questo articolo.

Consiglio numero uno: inizia a tenere un diario! Questa è un’attività che ti permette di scrivere nero su bianco le tue riflessioni e quindi d’interiorizzare, consapevolizzare e rielaborare.

Puoi scrivere come è andata la tua giornata, quali sono i tuoi impegni prossimi o gli obiettivi posti su lungo termine.

Rileggendo queste pagine potrai capire quali cose puoi modificare e quali invece stanno procedendo nel modo giusto. Questa attività ti permette di capire e pensare davvero quale sia il tuo obiettivo e quale sia la strada giusta per arrivare a raggiungerlo e soprattutto ti permette di rimanere pazientemente focalizzato sul tuo obiettivo, nonostante gli inevitabili imprevisti.

Non rimanere incastrato nel pregiudizio che alcuni hanno sul diario: “è una cosa da adolescenti”. Tu provalo, da adulto, scrivendoci cose da adulto e vedrai la potenza di questa semplice abitudine.

Una seconda attività che ti posso consigliare è d’inserire la meditazione nella tua routine giornaliera.

E non ti parlo della meditazione come un’attività mistica e lontana dalla realtà, ma come quell’attività che ti permette di fermarti un attimo. In un mondo che corre e che ti vuole sempre attivo e produttivo, tu hai il diritto di trovare una spazio per te, riscoprendo le tue vere priorità.

Impara a fermarti, respira e rilassati, pensa a dove vuoi arrivare e impara a pensare che tutto ha il suo tempo e che qualsiasi sia il tuo obiettivo con pazienza e perseveranza arriverà.

Dai, visto che ci siamo, ti parlo anche di una terza buona abitudine che ho inserito nel libro: scegli “l’alternativa lenta”.

Raffaele ma cos’è questa alternativa lenta? L’alternativa lenta vuol dire fare le cose pensando a quello che stiamo facendo, vuol dire essere presenti. 

Per esempio, mentre prepariamo il caffè vuol dire prendersi il tempo per fare quel caffè in modo consapevole, coinvolti in ogni singola fase fino ad assaporare di nuovo la bellezza di svolgere azioni che richiedono più tempo.

Prendiamo la moka e gustiamo il bello di tutte le azioni necessarie per la riuscita del nostro caffè, probabilmente all’inizio ti sembrerà strano, ti sembrerà di perdere tempo, di metterci troppo. Ma giorno dopo giorno ti renderai conto che in realtà il tempo che ci metti è lo stesso, ma tu sei più presente, più focalizzato e quel caffè avrà un gusto diverso, perché è diverso ottenere qualcosa gustandosi il percorso.

E ora: quanti cucchiaini di zucchero vuoi nel caffé?

Obiettivi e pazienza: come trovare il giusto equilibrio

“Ok Raffaele, va bene la pazienza, ma io ho degli obiettivi da raggiungere! Come faccio a conciliare le due cose?”

Lo stai pensando vero? Tranquillo nel mio libro ti parlo anche di obiettivi. 

Il consiglio che ti posso dare è quello di avere sempre due tipologie di obiettivi: quelli a breve termine e quelli a lungo termine e di trovare il giusto equilibrio tra questi due.

Gli obiettivi che richiedono tempi più lunghi affinché vengano raggiunti sono quelli a cui è legata l’arte della pazienza.

È importante che tu abbia sempre chiaro il punto in cui vuoi arrivare, la direzione verso cui stai camminando, ma altrettanto importante è che tu ti ponga degli obiettivi a breve termine che invece sono caratterizzati non tanto dalla pazienza, quanto piuttosto dalla costanza.

Se abbiamo solo obiettivi a lungo termine, infatti, sappiamo la direzione, vediamo la meta, ma NON abbiamo chiaro cosa fare nel presente per arrivarci a questa meta. Rimaniamo qui, senza fare e sperimentare, un po’ inermi, senza sperimentare e senza affrontare le inevitabili cadute e gli inevitabili imprevisti, che poi sono quelli che d’imparare la perseveranza e rafforzare la pazienza. 

Allo stesso modo, però, non possiamo pensare di avere solo obiettivi che sono realizzabili nel breve tempo. Il rischio, infatti, è quello di perdere l’orientamento, ritrovandoci a fare fare fare, perdendo di vista perché stiamo facendo tutte queste cose, ritrovandoci poi con delle azioni che non hanno un vero significato per noi e che perdono significato.

Bisogna trovare il giusto equilibrio tra questi due elementi e questo giusto mix rafforzerà la tua pazienza. Da un lato, infatti, ti sarà richiesto di attendere che le cose accadono e che i tempi siano maturi per arrivare alla meta, mentre con gli obiettivi a breve termine ti sarà richiesto di allenare la perseveranza, nonostante gli ostacoli.

Ti ricordi cosa abbiamo detto prima? 

Attesa e perseveranza sono le componenti della pazienza.

Se vuoi ottenere una pazienza di ferro, amico mio, te lo dico: non puoi evitare di sperimentare e metterti alla prova.

Sperimentare vuol dire fare tentativi per raggiungere il nostro obiettivo. Sperimentare ci permette d’imparare a non stare fermi. A volte saranno tre passi avanti e due indietro, ma comunque ti starai avvicinando a dove vuoi arrivare. 

“Ma Raffaele, io non sopporto quando le cose non vanno come dico io e ci sono mille ostacoli, io non sopporto fallire!” 

Te lo dico già mio caro Automatiker: il tuo percorso sarà costellato di cadute e di fallimenti.

Ma il fallimento non va temuto, perché è solo attraverso il fallimento che puoi capire come fare meglio e avvicinarti sempre di più al tuo obiettivo.

“Se falliamo impariamo, e se impariamo cresciamo”.

Questo è il riassunto dell’approccio sperimentale che ti propongo. Si cresce attraverso gli errori, il percorso verso la tua meta non può prescindere dai fallimenti quindi preparati a imparare e a migliorare attraverso di essi. 

Ti consiglio di fare una cosa, fin da subito: smettila di pensare al fallimento come a un errore e inizio a vederlo come un’opportunità per imparare.

Se continui a credere che il fallimento sia a discapito del tuo successo continuerai a provare ansia e avrai paura di sperimentare. Alla fine ti ritroverai bloccato. 

Se invece il fallimento è un insegnamento, allora inizierai a vederlo come qualcosa per te e non contro di te, sarà la tua opportunità di crescere e migliorare. 

Bisogna, dunque, iniziare a vederlo come una cosa da cui trarre aspetti positivi, bisogna osservare la caduta per imparare a cadere meglio la volta successiva e poi a non cadere più. 

In conclusione, nel mondo del lavoro, del business o nella nostra vita privata è arrivato il momento d’imparare a distaccarsi dal caos del mondo che ci circonda perché la frenesia la fretta e la confusione in cui viviamo ci rendono sempre più inefficaci confusi e frustrati.

Bisogna fermarsi a riflettere per capire dove vogliamo davvero andare, e cosa vogliamo raggiungere. 

Una volta che avrai chiaro questo, armati della nostra amica pazienza, perché salvo rarissimissime eccezioni, la strada sarà lunga e piena d’imprevisti. Ma sarà un percorso meraviglioso e passo dopo passo arriverai alla tua meta. E una volta in cima, guardandoti indietro, sarai fiero di tutto quello che hai affrontato e della persona che sei diventata lungo il percorso. 

Non lasciare che i ritmi frenetici della società in cui viviamo vadano a influenzare negativamente il tuo percorso, ma soprattutto la persona che sei.

Fermati, chiarisci cosa vuoi, riprendi padronanza delle tue scelte e delle tue azioni e impara ad attendere e perseverare.

Non importa quanti ostacoli incontrerai o quante volte cadrai, l’importante è che alla fine tu sarai soddisfatto di te stesso.

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